Delitti d’amore

Delitti D’Amore

Quando la passione si trasforma in crimine

La maggioranza dei cosiddetti “omicidi d’amore” si consumano tra persone che si conoscono. Essi si realizzano all’interno di una relazione tra individui che hanno o hanno avuto un legame da loro stessi ritenuto importante.

L’omicidio è sempre l’epilogo drammatico di una relazione contraddistinta da maltrattamenti ripetuti, percosse e, spesso, anche abusi fisici e/o psicologici.

In questo ebook vi propongo un’osservazione dettagliata su cosa accade nella relazione tra due persone che sono unite da un importante rapporto interpersonale.

Analizzeremo come nascono le relazioni, su quali bisogni reciproci si strutturano e dove possono essere ricercate le cause delle relazioni patologiche; ovvero cosa può spingere gli individui che si amano a farsi del male.

Per parlare di crimini d’amore è utile analizzare come si forma una relazione sentimentale seguendo tutto il processo che porta dall’innamoramento alla costruzione di un rapporto, ciò è utile per comprendere come possa nascere e svilupparsi all’interno di un percorso sentimentale naturale una relazione che, invece, è patologica.

Coloro che uccidono la compagna hanno avuto in precedenza numerosi fallimenti relazionali, contraddistinti da altrettante storie di maltrattamenti. Spesso l’omicidio per amore rappresenta il punto di arrivo in cui sfocia violentemente la gelosia, il possesso, il desiderio di un controllo esclusivo sull’altro.

L’omicidio è nella maggioranza dei casi è un atto impulsivo scaturito dall’incapacità di gestire ed elaborare le emozioni; in particolare, si tratta della rabbia che non trovando una canalizzazione razionale esplode in modo distruttivo per annientare l’oggetto della relazione considerato come causa del proprio malessere.

Nei delitti d’amore l’altro, precedentemente amato, improvvisamente viene caricato di odio proprio per le emozioni negative percepite, frutto di un’incapacità patologica di elaborazione emotiva.

Le emozioni sono vissute con tutta la loro intensità sia nel bene, che nel male, senza l’opportunità di una mediazione razionale, che bloccherebbe l’agito, impedendo l’azione violenta, e stimolando la possibilità di trovare una differente canalizzazione della rabbia.

Questo contributo nasce come un lavoro conclusivo del Master di Specializzazione in Psicologia Giuridica, Psicodiagnostica e Psicologia Forense, pubblicato sul sito dell’AIPG (Associazione Italiana Psicologia Giuridica) www.aipg.it

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